La FIAT 500 nasce dalla necessità di produrre una vettura in grado di motorizzare gli italiani.

La richiesta viene esplicitata nel 1930 da Mussolini direttamente a Giovanni Agnelli.

Dopo due anni di studi e prototipi infruttuosi, fra cui anche una “tutto avanti” con motore e trazione anteriore, l’incarico di realizzare questo tipo di vettura viene assegnato a Dante Giacosa che portò avanti il progetto fino alla presentazione della vettura avvenuta a Villa Torlonia il 10 giugno 1936.

Il 15 giugno successivo la nuova automobile fu messa in commercio al prezzo di 8900 Lire, venti volte lo stipendio di un operaio specializzato di allora.

La macchina ha avuto un discreto successo sin dall’inizio e venne ben presto battezzata Topolino perché il frontale ricordava il personaggio ideato da Walt Disney pochi anni prima.

Con questa vettura la FIAT comincia la produzione di utilitarie che poi ha permesso la diffusione dell’automobile in tutta la popolazione.

La FIAT 500 viene prodotta in versione Berlina e Trasformabile, ma anche in versione “Furgone”, fino al 1948

Al salone di Ginevra del 1948, la FIAT 500 detta ora “A”, viene sostituita dalla 500 “B”: una evoluzione del modello precedente. Se dal punto di vista della carrozzeria poco cambia (solo piccole modifiche a plancia e volante all’interno e il diverso fissaggio del cofano motore all’esterno), la meccanica viene notevolmente aggiornata. Nuovo motore con valvole in testa, aggiornamenti ai freni, alle sospensioni e all’impianto elettrico.

La nuova Topolino viene presentata in 2 versioni: Berlina e Giardiniera Belvedere. Quest’ultima versione, una vera station wagon ispirata ai modelli americani con tanto di fiancate e portellone in legno, permette il trasporto di 4 persone più bagagliaio.

Anche in questo caso rimane in listino la versione “Furgone” come mezzo di lavoro

 

 

 

 

La 500 B ha vita breve, viene infatti sostituita nel 1949 dalla 500 C, presentata a marzo di quell’anno al salone di Ginevra.

 

La Topolino C si presenta con una carrozzeria totalmente rivista in cui spiccano i fanali anteriori incassati nei parafanghi e il diverso cofano del motore. Anche il posteriore è stato totalmente rivisto con l’alloggiamento della ruota di scorta in un vano ricavato dietro la targa. Dal punto di vista meccanico la maggiore innovazione è l’adozione della testa in alluminio. Compaiono anche, per la prima volta in una FIAT, il sistema di riscaldamento dell’abitacolo e disappannamento parabrezza.

Anche la Topolino C, alla sua presentazione  viene proposta nella versione Giardiniera in legno sostituita nel 1952 dalla versione Belvedere in cui la carrozzeria è totalmente in acciaio.

 

 

Nel 1955 la produzione delle Topolino finisce dopo un totale di 519.646 vetture costruite, ma la “500” continua a esistere nel listino FIAT.

 

Le versioni speciali

Anche la Topolino, come tutte le vetture di successo del suo tempo, è stata interpretata da vari carrozzieri in versioni sportive, spider, barchetta ecc.

Di seguito alcuni esemplari

Topolino A NSU Weinsberg Roadster del 1940

 

 

FIAT 500 Barchetta Sport 1946

 

 

Fiat 500 A Zagato 1947

 

FIAT 500 C SIATA Sport 1949

 

 

Topolino C Sport Barchetta 1954

 

 

Fiat 500 Barchetta di un nostro socio

 

Fiat 500 C Spider 1950 di un nostro socio